I ministri del G7 hanno tutti espresso la propria riluttanza a pagare il gas russo in rubli, ritenendo inaccettabile tale misura.
Il G7 ha dichiarato che il pagamento del gas russo in rubli è una misura “inaccettabile”, stando ad una dichiarazione resa nota da Berlino. I paesi del G7 hanno fatto sapere che la richiesta del presidente Putin di pagare il gas russo in rubli anziché in euro o dollari è “inaccettabile”, e fa capire che il presidente russo ha effettivamente “le spalle al muro”.
Queste le parole del ministro dell’Economia della Germania, Robert Habeck, in una dichiarazione resa nota da Berlino. “Tutti i ministri del G7 hanno convenuto che si tratta di una chiara violazione unilaterale dei contratti esistenti. Questo significa che un pagamento in rubli non è accettabile”. Queste le parole di Habeck in seguito ad una riunione in videoconferenza con gli altri ministri dell’Economia delle nazioni facenti parte del G7.
La replica della Russia
Come dichiarato dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, qualora l’Europa non volesse pagare il gas in rubli, la Russia non distribuirà il gas in modo gratuito. “Non faremo beneficienza”, queste le parole di Peskov, stando a quanto fatto sapere dalla Tass. Peskov non ha parlato delle contromisure che Mosca adotterebbe nel momento in cui i Paesi ostili si rifiutassero di pagare il gas russo in rubli.
“Di sicuro non forniremo gas gratuitamente, questo è certo. È quasi impossibile fare beneficenza nella nostra situazione“. Queste le parole di Peskov, che fanno intendere il fatto che la Russia non sia effettivamente in una situazione favorevole, a livello economico. Il rublo, però, in seguito alle dichiarazioni di Putin sul pagamento del gas russo in rubli, è risalito fortemente. Che questa mossa sia solo un modo per risanare l’economia russa? Ad ogni modo, Putin non sembra voler indietreggiare.